Guida a Google Tag Manager per principianti

Google Tag Manager (GTM) è uno strumento fondamentale per chiunque voglia ottimizzare la gestione dei tag di monitoraggio sui propri siti web. Grazie alla sua facilità d’utilizzo, GTM consente di implementare e controllare i tag senza necessità di modificare direttamente il codice sorgente del sito. Questo approccio semplifica notevolmente la gestione del tracciamento e offre maggiore flessibilità e rapidità nelle modifiche.

GTM è ormai uno strumento basilare, tutti lo utilizzano e la quantità di contenuti (guide, template, casi d’uso) che lo trattano è pressochè infinita… In pratica, se vuoi monitorare qualcosa sul tuo sito e non sai minimamente da dove cominciare, è quasi scontato che googlando troverai una soluzione semplice e veloce che preveda l’utilizzo di Google Tag Manager.

Il logo ufficiale di Google Tag Manager, lo trovi dappertutto all’interno della suite di prodotti Google

Un elemento chiave per sfruttare al meglio GTM è la pianificazione. Prima di iniziare, è fondamentale definire quali sono i dati che desideri raccogliere e come questi possono supportare le tue decisioni aziendali. Ad esempio, tracciare i clic su un pulsante non è sufficiente se non è chiaro come quei dati verranno utilizzati per migliorare l’esperienza utente o ottimizzare le conversioni. GTM offre la flessibilità di adattarsi alle esigenze di siti di diverse dimensioni e complessità, ma il suo utilizzo richiede un approccio strategico.

Un altro aspetto da considerare è l’integrazione con altri strumenti di analisi e marketing. Con GTM, puoi collegare facilmente piattaforme come Google Analytics, Meta Pixel o strumenti di terze parti, creando un ecosistema interconnesso in cui i dati comunicano tra di loro senza interruzioni. Questo non solo migliora la qualità delle analisi, ma riduce anche i tempi di implementazione e manutenzione.

Ma partiamo dalla base:

Cos’è un “Tag”?

Un tag è un frammento di codice fornito da strumenti di analisi o marketing che raccoglie dati utili sul comportamento degli utenti sul tuo sito. Questi dati possono essere utilizzati per ottimizzare campagne pubblicitarie, analizzare il traffico web e migliorare l’esperienza utente.

Esempi comuni includono:

  • Google Analytics: Utilizzato per monitorare il comportamento degli utenti, come le pagine visitate e la durata delle sessioni.
  • Meta Pixel: Fondamentale per tracciare le conversioni generate da campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram.
  • Eventi sul sito: Ad esempio quando un utente completa un form di contatto sul tuo sito.
Tag standard di GTM
Alcuni esempi di Tag “standard” all’interno di GTM


Vantaggi dell’uso di GTM

  1. Centralizzazione della gestione: GTM riunisce tutti i tag in un’unica piattaforma, eliminando la necessità di accedere ai file del sito per ogni modifica. Questa funzionalità è particolarmente utile per team di marketing che vogliono evitare di dipendere esclusivamente dagli sviluppatori.
  2. Facilità di utilizzo e diffusione: Grazie a un’interfaccia grafica intuitiva, è possibile aggiungere, modificare o rimuovere tag in pochi clic. Ad esempio, configurare un tag per monitorare una nuova campagna pubblicitaria richiede solo pochi minuti. Inoltre, GTM è ormai lo strumento più diffuso per questo tipo di attività.
  3. Flessibilità e scalabilità: Con GTM puoi adattare il tracciamento alle esigenze specifiche del tuo business, non importa quanto sia grande.
  4. Ottimizzazione SEO e velocità: GTM consente di ottimizzare il caricamento dei tag, migliorando i tempi di risposta del sito. Una corretta implementazione riduce i tempi di caricamento delle pagine, un fattore cruciale, ad esempio, per il ranking sui motori di ricerca.
  5. Debugging e controllo: GTM include strumenti come la modalità Anteprima, che consente di verificare il corretto funzionamento dei tag prima della loro pubblicazione. Questa funzionalità è essenziale anche per capire cosa realmente succede all’interno del tuo sito e, perchè no, darti nuove idee per sviluppare nuovi casi d’uso.
  6. Conformità normativa: Con la crescente attenzione alla privacy, GTM facilita l’integrazione di strumenti per la gestione del consenso (ad esempio, cookie banner), garantendo la conformità alle normative come il GDPR.

In sintesi, GTM non è solo uno strumento per semplificare la gestione dei tag, ma rappresenta un alleato strategico. Con una configurazione ben strutturata, GTM diventa un pilastro per un’analisi dati efficace e un’ottimizzazione continua.


Installazione di Google Tag Manager

Creazione dell’Account GTM

  1. Accedi a Google Tag Manager.
  2. Crea un nuovo account:
    • Nome account: Inserisci il nome della tua azienda.
    • Paese: Seleziona il tuo paese.
    • Container: Indica il nome del sito web e scegli “Web” come piattaforma.

Inserimento del Codice GTM nel Sito

Dopo aver creato l’account, GTM fornisce due frammenti di codice da inserire:

  • Codice nell’header: Inseriscilo tra i tag <head>.
  • Codice nel body: Inseriscilo immediatamente dopo il tag <body>.

Questi snippet di codice si trovano sotto la sezione “Amministrazione > Installa Google Tag Manager”

Puoi completare questa operazione in tre modi:

  • Modifica manuale: Aggiungi il codice direttamente nei file HTML.
  • Utilizzo di plugin: Ideale per piattaforme CMS come WordPress (ad esempio, il plugin GTM for WP).
  • Chiedi al tuo sviluppatore: Fornisci loro i frammenti di codice e una breve documentazione.

Componenti Principali di Google Tag Manager

  1. Tag
    • Frammenti di codice che inviano informazioni a strumenti di analisi.
    • Esempio: Google Analytics 4, Meta Pixel.
  2. Trigger
    • Regole che determinano quando un tag deve attivarsi.
    • Esempio: “Attiva il tag quando un utente visualizza una pagina specifica.”
  3. Variabili
    • Segnaposto che semplificano e rendono flessibile il tracciamento.
    • Esempio: L’ID di un account di Google Analytics.

Implementazione di Tag e Trigger

Di seguito vediamo alcuni semplici esempi di tag base che ti potrebbe capitare di dover istallare sul tuo sito.

Esempio1: Aggiunta di un Tag di Google Analytics 4

  1. Accedi a GTM e vai alla sezione “Tag”.
  2. Crea un nuovo tag:
    • Configurazione: Scegli “Google Analytics: GA4 Configuration.”
    • ID Misurazione: Inserisci il tuo Measurement ID da GA4.
  3. Assegna un trigger, ad esempio “Tutte le pagine”.
  4. Salva e pubblica.

Esempio2: Creazione di un Trigger per una Pagina Specifica

  1. Vai alla sezione “Trigger” e clicca su “Nuovo”.
  2. Configura il trigger:
    • Tipo: “Visualizzazione pagina.”
    • Regola: “L’URL della pagina contiene /contatti”
  3. Salva il trigger e assegnalo a un tag.

Nota: Testa sempre l’installazione attivando la “modalità anteprima” di GTM per assicurarti che tutto funzioni correttamente.


Esempio3: Monitoraggio delle Conversioni

Cos’è una Conversione?

Una conversione è un’azione importante sul tuo sito, come:

  • Compilazione di un modulo.
  • Acquisto di un prodotto.
Tracciamento di una Conversione con GTM
  1. Identifica l’azione da tracciare (ad esempio, la visita a una pagina “thank-you”).
  2. Crea un trigger specifico per quell’azione.
  3. Associa un tag di evento (ad esempio, un evento GA4) al trigger.
Alcuni dei trigger “standard” di GTM; all’interno però puoi creare regole più complesse.

Esempio4: Tracciamento Avanzato degli Eventi

Tracciamento di un Click su un Pulsante
  1. Abilita le “variabili click” nella sezione “Variabili”.
  2. Crea un trigger:
    • Tipo: “Clic su tutti gli elementi.”
    • Condizione: “Click Text contiene ‘Aggiungi al carrello’.”
  3. Configura un tag di evento per inviare i dati a GA4 o Meta Pixel.
Monitoraggio del Comportamento degli Utenti
  • Scroll: Traccia quanto l’utente scorre una pagina.
  • Video: Monitora la visualizzazione di video incorporati.
  • Visibilità elementi: Attiva un tag quando un elemento diventa visibile.
alcune delle variabili già integrate all'interno di gtm
Alcune delle variabili già configurare all’interno di GTM. Le variabili permettono di aggiungere infinite “sfumature” ai tuoi tag, aumentando i casi d’uso all’infinito.

Test e Pubblicazione

Modalità Anteprima

  1. Attiva la “Modalità Anteprima” in GTM.
  2. Controlla che i tag e i trigger funzionino correttamente.

Pubblicazione

  • Una volta testato, clicca su “Invia” per pubblicare una versione del tuo container.
  • Documenta sempre i cambiamenti effettuati.
pulsanti preview e submit di gtm
In alto a destra trovi i pulsanti per l’anteprima e l’invio; una volta cliccato, il container viene aggiornato automaticamente dopo pochi minuti.

Alcune risorse Utili


Conclusione

Google Tag Manager è uno strumento essenziale per chi desidera gestire in modo efficiente il tracciamento di un sito web, ma il suo vero potenziale emerge quando viene utilizzato con una strategia ben definita e una visione chiara degli obiettivi.

Più che un semplice strumento per aggiungere tag, GTM è infatti una piattaforma che permette di centralizzare e ottimizzare un gran numero di attività. Questo si traduce non solo in un miglioramento delle attività di marketing, ma anche nella capacità di reagire rapidamente a nuove esigenze di marketing o a cambiamenti nell’ecosistema digitale.

Infine, è importante ricordare che GTM non è solo per i tecnici. Anche i marketer con conoscenze base possono imparare a utilizzarlo per ottimizzare le loro attività, sfruttando le potenti funzionalità di debug e anteprima per verificare che tutto funzioni come previsto in accordo con l’obiettivo delle loro campagne.

Con una combinazione di pratica, pianificazione e apprendimento continuo, GTM diventa un alleato indispensabile per chi vuole massimizzare il valore dei propri dati e mantenere il proprio sito competitivo in un panorama digitale in continua evoluzione.

Buon lavoro con GTM!

Ti serve aiuto nel configurare / implementare Google Tag Manager? Contattami!


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